lunedì 16 gennaio 2012

l'asino raglia

Un pastore nomade attraversa la steppa mongola con il suo cavallo, all’orizzonte si staglia un immenso guscio, futuristico nell’arido paesaggio. L’uomo e il cavallo si avvicinano, percorrono il profilo esterno in scaglie metalliche, e poi, dubbiosi, esplorano l’interno: saranno resti perfettamente conservati del passato o, al contrario, un annuncio del futuro? Il guscio rivela il proprio interno, un ventre latteo, bianco puro, inondato di luce, ramificato in arterie, attraversato da percorsi aerei.
La tecnica si confronta con la natura.
Le immagini sono accompagnate da sonorità contrastanti, naturali e artificiali, antiche e moderne.




Questo il video di presentazione del museo (progetto dello studio MAD) della città di nuova pianificazione di Ordos, Cina.
L’architettura come segno. Come scultura. Come creazione organica.
Celebrazione estetica. Oggetto da pubblicizzare/consumare.

Marco del Corona su la Lettura del Corriere della Sera (n.8, 8 gennaio 2012) documenta la tendenza cinese alla creazione di musei, privi di collezioni e di istituzione. Non come risposta a necessità sociali e culturali, ma come prestigiosi fulcri edilizi ed economici della forma urbana e della pianificazione delle nuove città. (sono le gallerie a occupare la scena artistica del paese).
Musei vuoti. Contenitori vuoti.

che sia davvero la fine del museo?
stiamo transitando dai musei dell’iperconsumo ad un altro non luogo, ad un museo-contenitore di tutto tranne che di se stesso?

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