venerdì 27 gennaio 2012

dentro il barattolo: Fabrizio Dusi

Luogo: Milano


Tra le tante cose che mi piacciono e che ho sperimentato nella mia vita c'è anche la ceramica. In questo campo, devo essere sincera, trovo che l'Italia spesso sia un po' troppo legata alle tradizioni, relegando questo materiale interessantissimo ad un uso che non sempre gli fa onore (e penso ai tanti souvenir, spesso anche belli, ma troppo spesso uguali a se stessi). Diciamo che all'estero la cultura della ceramica va oltre al piatto con vista mare da appendere al muro (che, per carità, ha sempre il suo valore, soprattutto come regalo per la nonna) ed anche le sperimentazioni più audaci vengono seguite da un pubblico, anche istituzionale,  molto ampio (un esempio per tutti lo trovate qui). 
Per fortuna non è sempre così, anche in Italia l'interesse per  gli artisti/artigiani che vanno oltre un uso consueto di questo materiale sta crescendo e ne sono una dimostrazione le Officine Saffi, da noi recensite. Si spera che questo interesse cresca, dando la possibilità ad artisti come  Fabrizio Dusi di farsi conoscere e continuare a produrre.


Questo pittore, scultore, ceramista, fa un uso pop della ceramica per creare installazioni ed oggetti d'uso che indagano la comunicazione/non comunicazione dell'uomo contemporaneo, il suo essere uno tra tanti in una metropolitana affollata e lo fa con un mezzo antico, l'argilla, ma in modo del tutto contemporaneo.
Ed io lo apprezzo per questo suo modo di rendere attuale e caratterizzata la ceramica italiana.

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